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Dopo alcuni mesi di attività come libera professionista (lo so, vi ho promesso un post sul bilancio della prima metà dell’anno, arriverà…) inizio a raccogliere belle soddisfazioni e qualche esperienza particolare da poter raccontare.

Giusto qualche giorno fa, sono stata contattata da un signore che mi ha trovata tramite una ricerca sul web (yeaah!) in quanto interessato a riprogettare il suo sito in WordPress, posizionarlo meglio sui motori di ricerca e ricevere contatti tramite il web.

Detta così la questione meriterebbe un bel WOW, se non fosse per il fatto che, approfondendo le esigenze di questo mio nuovo contatto, mi sono resa conto che la sua richiesta si focalizzava moltissimo sulla volontà di aggiornare il sito, perchè si era fatto l’idea precisa che non convertisse come qualche tempo fa, in quanto non responsive.

La convinzione del signore era granitica.

Mentre mi parlava, guardavo velocemente il sito e registravo tutta una serie di ‘errori’, sia in termini di impostazione dei contenuti, sia di comunicazione che, aggiungendosi sicuramente ad un tema non responsive, determinavano il deserto delle conversioni.

Positiva la grande quantità di contenuti, ma organizzati male, nessun blog e pochi spazi di interazioni con i visitatori, nessuna testimonianza presente, nonostante il settore fosse particolarmente adatto (viaggi turistici specifici per una nicchia molto ben definita), call to action e landing page disorganizzate ed incoerenti.

Nel fare presente al mio nuovo contatto, alcune di queste considerazioni, senza sbilanciarmi troppo ma citando in primis la mancanza del blog, mi sono sentita rispondere che

“un blog l’ho aperto domenica, ma anche da lì ancora nessun contatto…”

Ora, vi assicuro che il signore in questione aveva delle buone conoscenze relativamente la gestione del suo sito, me ne sono accorta parlando di concetti anche di carattere tecnico sui quali argomentava con cognizione di causa; paradossalmente, anche per utenti piuttosto evoluti, le logiche della promozione tramite web, l’importanza della progettazione del sito, le strategie per attrarre contatti profilati, pur essendo riconosciute come di valore, non sono ancora percepite come progetti e percorsi a lungo termine. Si vorrebbe tutto subito e, possibilmente, al minor costo possibile.

E a proposito di costi, pur non essendo arrivati ad affrontare la questione, ho colto una critica, nemmeno tanto velata alla giungla di proposte e preventivi in cui ci si può imbattere con una richiesta come quella fatta dal signore in questione. Come dargli torto? (Ci scriveremo un post)

Questo episodio mi offre l’occasione per parlare di riprogettazione di un sito web, così da provare a chiarire quali sono i passaggi fondamentali e l’investimento da mettere in campo, in termini di impegno e tempo, per ottenere uno strumento di lavoro efficace e che converta, quale dovrebbe essere un buon sito web.

Qualche settimana fa ho letto un interessante articolo dal blog marketing di Hubspot (quale dei loro post non lo è?!) nel quale si delineava un percorso attraverso il quale effettuare una corretta riorganizzazione di un sito web.

Per riprogettare un sito web si potrebbe scegliere il solo aggiornamento del tema, come richiedeva il mio contatto, o una compilazione frettolosa e, in un mese, il risultato sarebbe il nuovo sito. Che poi questo, al di là di essere responsive, sia effettivamente migliore del vecchio e porti a maggiori conversioni, è tutto da verificare. Io un’idea me la sono già fatta.

Non sarà sicuramente lo stesso risultato che otterrai se dedicherai il tuo tempo a renderlo perfetto. E per perfetto, non intento tanto dal punto di vista della piacevolezza grafica, quanto in termini di web usability e, in riferimento all’inbound marketing, dedicando una particolare attenzione alla soddisfazione degli obiettivi e della strategia definita dal piano inbound.

Fin qui tutto chiaro, ma in quanto tempo si potranno ottenere questi risultati? Intendo un sito ben riprogettato, che sarà il tuo punto di partenza, non di arrivo.

Per Hubspot, almeno 6 mesi.

E, considerata la mia esperienza, non posso che confermare.

Ti sembra tanto?

Vediamo di fare i conti della serva.

Mese #1

Valuta il tuo sito corrente

La riprogettazione di un sito non si fa a cuor leggero. Deve esserci un buon motivo. Ecco perché valutare il tuo attuale sito è il primo passo da fare.

La valutazione va fatta sui numeri, si devono studiare le metriche e le statistiche, perchè solo questi elementi ti diranno, nero su bianco, quale strada percorrere.

Pianifica gli obiettivi

Una volta presa consapevolezza di ciò che non funziona, potrai pianificare gli obiettivi che vorrai raggiungere con il nuovo sito.

Non trascurare questa fase, è fondamentale per impostare la costruzione di un sito che soddisfi le tue esigenze. Fatti delle domande precise: quanti visitatori voglio ogni mese? Quante lead? Quale tasso di conversione voglio vedere?

Gli obiettivi dovranno essere specifici, misurabili, raggiungibili, realistici, e sensibili al fattore tempo.

Buyer personas

Inutile dirlo, è il momento di rivedere i profili delle nostre Buyer Personas prima di avviare un progetto di restyling.

Non mi dilungo su questo punto, se volete approfondire l’argomento, parlo di Buyer Personas in questo articolo.

Mese #2

Revisione dei contenuti

E’ il momento di rivedere tutti i contenuti. Ogni sito contiene pagine e una grande quantità di materiale già posizionato, ecco perché è necessario catalogare tutte le attività e i contenuti online (pagine vecchio sito, blog, casi di studio, materiale marketing ecc) e decidere quale mantenere, quale revisionare, quale eliminare.

Mese #3

Architettura dell’informazione

Una volta definita la lista dei contenuti presenti e le modifiche da fare, è il momento di pianificare i nuovi contenuti per colmare le lacune emerse dalla riorganizzazione.

Il primo passo: disegnare una mappa del sito. Pianificare quali categorie risiederanno nella barra di navigazione, e quali contenuti verranno posizionati sotto ogni categoria. Organizza le pagine per creare una storia o un percorso dedicato ai tuoi buyer personas. Come vuoi che i tuoi visitatori navighino le pagine del tuo sito? Facilita loro questo percorso.

Un modo semplice per farlo: realizza una mappa degli obiettivi. Praticamente un’estensione della mappa del sito con la quale si identifica una specifica buyer persona e si ipotizza, in base alla fase in cui si trova, l’obiettivo per ogni pagina, così da completare un ciclo di navigazione sul tuo sito.

Crea i contenuti

Quando si conosce l’obiettivo finale di ogni pagina, si è pronti a scrivere contenuti. Prenditi il tempo nevcessario per progettare e scrivere tutti i contenuti che dovrai inserire nel tuo sito. Cura i dettagli, definisci tutti i passaggi, comprese call to action, landing page, e tutti gli elementi per ogni pagina.

Sviluppa un Wireframe

A questo punto è arrivato il momento di dare forma al sito, definire il wireframe, definire quindi, esattamente, dove tutti gli elementi previsti, foto e contenuti, dovranno essere posizionati all’interno delle pagine.

Ci sono molti modi per fare il wireframe. La via più semplice? uno schizzo sul foglio, o su una lavagna. Oppure si possono utilizzare software appositamente studiati come BalsamiqAxure.

Mese #4

Progettazione Mockup

Una volta che avrai definito il wireframe, dovrai passare al livello successivo e creare un mockup, una rappresentazione del progetto finale del tuo sito più dettagliata; verranno aggiunti i dettagli dei contenuti, le funzionalità e una prima versione della grafica.

Questa fase ti impegnerà qualche settimana, in quanto per definire un progetto che si avvicini molto al risultato finale, saranno necessarie parecchie revisioni.

Mese #5

Sviluppo

A questo punto hai definito tutto nei minimi dettagli, ora si passa alla programmazione (Yupppiiieee!)

2 settimane prima del lancio

Una volta che le pagine sono pronte, i contenuti inseriti, costruite CTA e landing page, dovrai verificare e rileggere il risultato ottenuto.

Niente diminuisce la credibilità di un sito come un errore di battitura!

Finalizza URL e i reindirizzamenti 301

Ricordi la lista che hai fatto qualche mese prima di arrivare a questo punto, di tutte le pagine del vecchio sito e dove andranno reindirizzati gli URL?

E’ arrivato il momento di utilizzarla. Per modificare l’URL di una pagina come viene visualizzato nei risultati del motore di ricerca, devi utilizzare un reindirizzamento 301. In questo modo utenti e motori di ricerca saranno indirizzati alla pagina corretta. La modalità di implementazione del redirect 301 è molto semplice, si tratta infatti di inserire il codice ad inizio pagina, ma anche un passo molto importante che non è possibile saltare.

In questa fase si dovrà definire la strategia SEO, oltre che controllare l’anteprima delle pagine in diversi browser per assicurarsi la perfetta visibilità e funzionalità. Vanno verificati anche i link, per assicurarsi che non vi siano collegamenti interrotti. Quando tutto funziona come dovrebbe, si è pronti per andare online!

Mese #6 (Data di Lancio)

Siamo arrivati al grande giorno! Il nuovo sito andrà online e bisognerà prestare ancora un po’ di attenzione per essere pronti a risolvere problemi imprevisti.

A questo punto parte il vero lavoro per ogni titolare di sito web, sei d’accordo?

Stai pensando di riprogettare il tuo sito? Avevi considerato tutte le fasi che ho descritto e i 6 mesi previsti per realizzare un sito web efficace ai fini della conversione?

 

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