Vent’anni di esperienza in ambito vendite e marketing, oltre che le migliaia di e-mail inviate, con tutti gli errori del caso, mi permettono di affermare che la personalizzazione è la chiave per una buona campagna di e-mail marketing.
Inviare e-mail generiche ad enormi liste di indirizzi di posta elettronica è uno spreco di tempo che non porta nessun risultato, anzi, molto probabilmente, porta qualcuno che ci aveva dato fiducia, a ricredersi.
Ecco quindi 7 best practice da seguire per migliorare le tue e-mail e scrivere modelli ottimizzati per ogni tipologia di clienti o potenziali clienti.
1) Costruisci un modello su misura
Copiare ed incollare un buon modello e-mail, senza apportare alcuna modifica, adottare uno script standard senza nessuna personalizzazione per i tuoi prospect non è la strada corretta.
E per personalizzazione non intendo (solo) inserire il nome del cliente e della sua azienda, ma andare ben oltre. L’e-mail va personalizzata conoscendo gli obiettivi e le sfide di business dei tuoi prospect, approfondendo le esigenze del settore, ed arricchendo di conseguenza il messaggio che andrai ad inviare, con un contenuto di valore.
Capisci quindi quando sia importante conoscere ogni prospect, capire da dove arriva e dove vuole arrivare, per personalizzare il messaggio e catturare il suo interesse?
2) Scegli un oggetto potente
Quello che scrivi nell’oggetto della tua e-mail determinerà la sua apertura o la definitiva strada verso l’oblio.
Se l’oggetto è poco interessante o sembra spam, l’e-mail verrà eliminata.
Due esempi di oggetto potente potrebbero essere:
- Fare una domanda: “Come rendere il tuo prodotto più competitivo sul mercato?”
- Offrire consigli di business: ” Oggi ti svelo un’idea per _____”
3) Presenta subito i vantaggi
Chiarire subito quelli che saranno i vantaggi che otterranno con l’utilizzo del tuo prodotto o servizio, può essere una buona strategia per esser incisivi e suscitare emozioni positive da parte dei prospect.
Fai una lista dei vantaggi di cui, clienti e prospect, potranno beneficiare lavorando con la tua azienda o utilizzando il prodotto che stai loro proponendo. La lista va fatta prima di iniziare a scrivere una sola e-mail. Se riuscirai a focalizzarti sulle reali necessità dei prospect, sarai in grado di scrivere e-mail più potenti in quanto investirai del tempo solo sugli argomenti più interessanti e di valore per loro.
4) Costruisci una credibilità con una prova convincente
Statistiche e numeri concreti sono importanti per dimostrare il valore che è possibile raggiungere utilizzando la tua proposta, ma devono essere contestualizzati.
Le campagne di emai marketing più efficaci, presentano situazioni di prima e dopo, quindi l’esigenza/problema che il tuo prodotto o servizio ha colmato/risolto per uno specifico cliente con la finalità di migliorare il suo business.
5) Parla direttamente con i tuoi interlocutori
Crea e mantieni la conversazione.
Scrivi la tua email pensando alla persona, non alla lista di prospect. Solo in questo modo riuscirai a rendere veramente personale il messaggio, come se lo avessi scritto proprio per Mario, Paolo, Cristina, Anna… e non per una anonima lista di prospect da imbonire. Un piccolo sforzo iniziale, per diversificare i messaggio su più liste segmentate, significa essere più mirati e ottenere tassi di conversione decisamente migliori.
6) Scegli con attenzione la call-to-action
Personalizza la tua CTA ritagliandola sulle necessità dei tuoi prospect, solo in questo modo sarai abbastanza interessante da suscitare una risposta da parte dei tuoi interlocutori.
Ecco un esempio di call-to-action, inserita in una newsletter inviata qualche tempo fa che ha ottenuto un altissimo tasso di aperture e di risposte:
“Vuoi capire in che modo Linkedin è stato determinante per aumentare del _____ la produttività della mia proposta di consulenza?”
Se vuoi sapere di più sulle call-to-action leggendo questo articolo:
Call to action: cos’è e come renderla efficiente
7) Imposta un A/B test per ottimizzare il messaggio
Ora abbiamo capito che non è sufficiente inviare un mailing a tutti i contatti ed incrociare le dita sperando che qualcuno si decida a contattarci.
Scrivi più modelli e verifica quali di queste e-mail funziona meglio, suddividendo la lista in due segmenti. Invia ad un gruppo la variante A e all’altro gruppo la variante B. Pianificare le e-mail da inviare a ciascun gruppo nello stesso momento e confronta quale delle due ottiene un tasso di risposta migliore.
Se vuoi sapere di più sull’A/B Test leggendo questo articolo:
AB test: cos’è e come realizzarlo
Ed ora vorrei conoscere la tua opinione, sicuramente hai già fatto qualche campagna di email marketing, qual’è stata la tua strategia? Hai ottimizzato il messaggio applicando qualcuno degli spunti che ho descritto in questo articolo?
Racconta i tuoi risultati nei commenti.