Molto spesso mi vengono chiesti dei consigli sul modo migliore per ‘stare sui Social’ ed aumentare l’engagement.

Niente di strano, direte voi, fa parte del mio lavoro, e sono d’accordo. Poi qualcuno mi chiede delle formule, una sorta di vademecum, o la più cool ultimate guide che li indirizzi nel fantastico, quanto camaleontico, mondo dei social network, ed io in questo caso non posso far altro che storcere il naso.

Non ho formule magiche, e credo che pochi, tranne forse Markino Zuck, possano veramente dire di avere un quadro generale di dove stanno andando questi canali (e noi con loro). L’unica cosa che possiamo fare è evolverci di conseguenza.

Proprio ieri sera parlavo con una persona di Snapchat. Mi chiedeva un consiglio circa la convenienza per la sua realtà di approdare su questa piattaforma, di cui sente ormai parlare ovunque, per promuovere attività e prodotti. Concordo con Riccardi Scandellari, che oggi ha scritto questo post, sul fatto che, oggi per le aziende italiane, ci sono Social più performanti (se non altro in termini di utenti attivi) sui quali possono fare delle buone attività, senza necessariamente improvvisare su piattaforme di instant messaging ancora poco diffuse nel nostro paese.

Facebook, ad esempio, può diventare uno strumento di lavoro chiave, se integrato correttamente nella strategia di content marketing aziendale. Detta così sembra una banalità, ma ancora tantissime aziende non sono ancora riuscite ad andare oltre ad alcuni miti negativi costruiti sui social.

Per tornare a Facebook, un’adeguata strategia di condivisione contenuti può veramente fare la differenza in termini di engagement e conversazioni con i fan e i clienti. Ecco quindi alcuni semplici suggerimenti da seguire senza troppo sforzo, utili ad incrementare le attività sulla tua pagina Facebook.

 

1. Il tempismo è (quasi) tutto

I tempi di pubblicazione non sono affatto da sottovalutare. In questi ultimi anni ho sentito di tutto sull’argomento e, in effetti, tanto dipende dal pubblico che intendi intercettare. Sicuramente se ti rivolgi alle mamme, pubblicherai in orari diversi da quelli di un’azienda che si rivolge ai single. In linea di massima, per capire quali sono gli orari migliori in cui pubblicare i tuoi contenuti devi fare gavetta, tentativi e qualche errore. Ma per venirti incontro, ecco una infografica pubblicata da Adweek.

engagement-facebook

Riporto solo i dati riferiti a Facebook: come si può notare, i giorni migliori per pubblicare sono il giovedì e il venerdì, con tassi di engagement in caduta libera (3,5% sotto la media) dal lunedì al mercoledì. La stessa infografica ci fa presente che intorno alle 13 è il momento migliore per pubblicare, se l’obiettivo sono le condivisioni/interazioni, mentre alle 15 si hanno probabilità maggiori di ottenere click ai nostri link. Ovviamente questi dati sono i risultati di statistiche generali, che riportano l’orario in cui i post hanno prodotto mediamente maggior engagement.

2. L’importanza delle immagini

Probabilmente lo abbiamo ripetuto più e più volte, ma ripetiamolo: i benefici dell’inserimento  di immagini all’interno dei tuoi post di Facebook meritano di essere sottolineati. Le foto ricevono su Facebook il 53% di Like in più della media e l’84% in più di click al link, se inserito.

Engagement-Infographic

Ecco alcune best practice da seguire per immagini efficaci su Facebook:

  • condividi immagini di persone reali
  • assicurati che la messa a fuoco sia sui volti
  • utilizza immagini di situazioni, piuttosto che immagini di prodotto
  • accompagnale con un breve testo
  • crea gallerie di immagini
  • utilizza immagini che evochino i ricordi, una sottile nostalgia dei tempi passati

3. Crea contenuti in crowdsource

Avete visto il video di Marco Montemagno su Sanremo 2016?

Ecco un contenuto realizzato chiedendo il feedback del pubblico, in questo caso dei suoi fan. Avete una mezza idea di quello che significa in termini di engagement? Il Crowdsourcing agisce come catalizzatore social, instaurando con i fan della pagina una conversazione finalizzata ad ottenere opinioni o idee per la creazione comune di un contenuto.

Le persone si sentiranno così parte di un progetto, lo enfatizzeranno, creandolo, e successivamente condividendolo, e ne trarranno a loro volta un beneficio in termini di engagement e visibilità. Oltre al video, come nell’esempio, si possono richiedere contributi di vario genere:  

  • testimonianze tramite domande
  • commenti su argomenti di attualità
  • immagini in contesti definiti o foto sull’utilizzo di un prodotto
  • concorsi fotografici per raccogliere immagini

4. Sponsorizza i tuoi post

Non tutti ovviamente, e non a caso. Una volta identificato il pubblico di destinazione, è possibile definire, in un modo ancora più preciso, la fascia che si vuole raggiungere con un post sponsorizzato.

Non ho ancora approfondito, su questo blog, l’argomento advertising sui Social,  ma l’argomento sta diventando sempre più importante e lo affronteremo molto presto con alcuni post. Innanzi tutto va definito il pubblico che si intende raggiungere. Sponsorizzare un post aiuta a promuovere un prodotto o un servizio offerto dalla tua azienda, incoraggia le visite al sito web dell’azienda e diffonde la consapevolezza che siamo attivi in termini di business.

5. Ricava informazioni sul pubblico

Questo suggerimento va di pari passo con l’attività di co-creazione contenuti in crowdsourcing.

Attività, messaggi, commenti e qualsiasi altro tipo di engagement con la pagina Facebook, offrono dati importanti da analizzare.

In particolare, possono raccontarci quali sono i contenuti che coinvolgono maggiormente il pubblico, e quali non vengono considerati, quindi  forniscono spunti decisivi per capire dove concentrare gli sforzi. Facebook rende piuttosto semplice risalire ai dati di comportamento ed engagement degli utenti grazie agli Insights che, se monitorati costantemente, ti guideranno nelle pubblicazioni e ti daranno una visione d’insieme sull’engagement. Se poi vuoi andare oltre, puoi analizzare la tua pagina con FanPage Karma, che merita un post a parte, ed è uno strumento veramente straordinario per il monitoraggio, l’analisi e il confronto con i competitor delle pagine Facebook.

6. Fornisci contenuti unici e di valore

Ormai sembra un’ovvietà, ma non mi stancherò mai di ripeterlo. Ci sono ancora molte aziende che pensano di creare una presenza efficace su Facebook postando contenuti autopromozionali, brochure e pagine del sito, magari nemmeno responsive. Ormai conosci i tuoi interlocutori, quindi considera con attenzione quali contenuti possono essere più preziosi ed utili per loro.

Condividi quello che sai fare meglio, crea tutorial che aiutino le persone a risolvere i loro problemi o dubbi, magari utilizzando il tuo prodotto, coinvolgili nella creazione di contenuti interessanti. Sei un esperto nel tuo campo? Offri consulenza e soluzioni ai tuoi clienti e ai tuoi fan.

Come vedi, le possibilità di coinvolgere le persone su Facebook per generare engagement possono essere di vario genere.

Ce ne sono sicuramente delle altre. Qual’è la tua preferita, e quale vorresti aggiungere alla lista? Condividi le tue idee sui commenti!

Se ti piacciono i miei articoli e vuoi capire come posso aiutarti a creare la tua strategia di social media marketing, contattami.

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