Nella home del mio sito ho scritto
[bctt tweet=”“Sono una persona creativa. E credetemi, la creatività salverà il mondo””]
Già da questa premessa, avrete capito quanta importanza io abbia dato a questa caratteristica, che sento parte fondamentale del mio essere persona e professionista.
Detto questo, potrei dissertare sul concetto di creatività, sul fatto che tendenzialmente oggi si tende a coltivare le doti tipiche delle creatività, perché ‘creativi non si nasce ma si diventa’, ma potrei anche parlarvi dell’abuso del termine che svaluta il concetto, inflazionandolo.
Ma per tutto però questo vi rimando a Wikipedia
“L’idea di creatività come atteggiamento mentale proprio e non esclusivo degli esseri umani nasce in tempi recenti, tanto che la parola creatività è diventata di lessico comune soltanto a partire dagli anni ’50. Il matematico Henri Poincaré definì la creatività come il processo di unire elementi esistenti con connessioni nuove e che facciano prevalere l’aspetto dell’utilità. Nuovo e utile sono i concetti fondamentali per dimostrare adeguatamente l’essenza dell’atto creativo: il superamento delle regole esistenti che porta alla creazione di una ulteriore regola condivisa perché utile. Si individuano così le dimensioni del processo creativo che unisce disordine e ordine, paradosso e metodo.”
Oggi, invece, vorrei concentrarmi sull’analisi del contributo che i social media possono apportare al processo creativo.
Come funziona il tuo processo creativo?
Quando devi scrivere un nuovo post sul blog, scegliere una nuova immagine o creare la tua prossima (grande) campagna marketing, qual’è la tua routine creativa? Da dove parti, quali sono gli step che ti portano dalla prima bozza dell’idea, al momento in cui (‘haaaa’) avviene il parto creativo?
Tutti abbiamo la nostra versione, i nostri piccoli riti di routine creativa, ma la descrizione più nota del processo creativo è quella proposta dallo psicologo cognitivo inglese Graham Wallas, che suddivide questo processo in quattro fasi cognitive:
- Preparazione: quindi la raccolta dei materiali e delle informazionisu cui lavorare e la loro organizzazione. In questa fase avremo unatteggiamento metodico e sistematico anche se, a volte, un processo creativo parte dall’intuizione data da un colpo di fortuna, o da un avvenimento che non ci aspettavamo e che non potevamo prevedere.
- Incubazione: l’elaborazione mentale dei materiali disponibili, alla ricerca di un ordine che produca un nuovo senso. È un processo che si sviluppa tramite test e fallimenti, errori e verifiche, per flussi di pensiero apparentemente disordinati. E’ una fase che continua anche in momenti nei quali l’attenzione cosciente è sospesa, come ad esempio nel sonno. Sarà successo anche a voi di andare a letto con un pensiero fisso, per il quale non si riesce a cogliere la soluzione, che arriverà quasi per incanto il mattino.
- Illuminazione o insight: ed eccoci alla fase dell’intuizione, spesso istantanea, in cui realizziamo l’esistenza di una soluzione inaspettata e diversa da tutto quanto si era ipotizzato in precedenza. L’illuminazione è quasi sempre accompagnata da una forte reazione di carattere emozionale.
- Verifica: il momento della verità, in cui viene formalizzata la soluzionealla quale si è giunti, nella piena consapevolezza che si sono soddisfatte le prerogative iniziali.
A questo punto ti chiederai perché ti sto raccontando tutto questo e dove voglio andare a parare, considerato che solitamente scrivo di web marketing più che di psicologia. In effetti, capire le fasi del processo creativo, può esserci veramente molto utile quando parliamo di creazione dei contenuti e social media.
Oggi, più che mai, i social possono offrire un interessante contributo in ciascuna di queste fasi, diventando fondamentali per il lavoro che facciamo come creativi.
Proviamo ad analizzare insieme come i social si inseriscono in ciascuna delle quattro fasi del processo creativo.
I social media e la Preparazione creativa
Il concetto di preparazione, si identifica con quello di formazione. Prima di iniziare a creare, dobbiamo raccogliere e conoscere quanto è già stato creato, i concetti, i temi e le idee a cui possiamo far riferimento. Il creativo diventa quindi, fruitore, consumatore dei media, e i social hanno un chiaro ruolo da svolgere in questa fase del processo.
Se analizziamo i dati statistici relativi agli accessi giornalieri sui principali social network, e alla sempre maggiore immissione di contenuti all’interno degli stessi social, sarà inevitabile una riflessione sull’enorme quantità di stimoli cui sono esposti gli utenti. Questa maggiore esposizione ai contenuti rispetto al passato, alimenta, anche inconsciamente, la fase di preparazione del nostro processo creativo. Stimolando la formazione di imput e nuove idee.
I social media possono anche intervenire nella fase di preparazione creativa in modo più diretto. Pensiamo soltanto al monitoraggio dei contenuti per identificare trend rilevanti in specifici settori, o alla ricerca di influencer, oppure alla realizzazione di board che ci aiutino ad aggregare idee e contenuti, ad esempio su Pinterest.
In questa fase, notebook e taccuini vengono sostituiti dai social network, che consentono di risparmiare tempo ed energie, e ci permettono la costruzione di spazi di archivio creativo dinamici.
I social media e l’Incubazione creativa
La fase di incubazione si riferisce in modo specifico alla rielaborazione delle informazioni raccolte. Una processo mai lineare perché, in questa fase, ci blocchiamo, facciamo altro, tendiamo a realizzare cose diverse e poi torniamo sui nostri passi. E’ un atteggiamento classico di routine creativa, preso di mira e studiato dalla psicologia. Per noi si traduce in una serie di contenuti abbozzati e messi a scadenza. Che andremo a rivedere. Ma più avanti.
I social media diventano luoghi naturali per maturare questa rottura nel bel mezzo del processo creativo. Alzi la mano chi non spezza i suoi momenti di rielaborazione creativa con puntatine social. Utili, a volte, per dare spinta ad una intuizione coinvolgendo la rete, o per cogliere punti di vista alternativi.
La prossima volta che sarai a corto di idee per l’elaborazione di un’immagine, prenditi mezz’ora per cercare ispirazione su Pinterest.
La prossima volta che sarai a corto di argomenti per i post del blog, dai un’occhiata ai tweet e cerca un topic interessante.
Tornerai alla tua rielaborazione con occhi nuovi, rigenerato, e pronto a rivedere completamente, o in parte, le tue posizioni.
Social Media e l’Illuminazione creativa
La terza fase del processo creativo è la più difficile da integrare con i social media in quanto siamo in un contesto di intuizione cognitiva. Tutte le attività impostate fino a questo momento, sono indirizzate all’istante in cui l’idea prenderà forma nella nostra mente, e avremo la piena consapevolezza di essere giunti a qualcosa di speciale. In questo, i social media non hanno alcun ruolo da svolgere.
Tuttavia, ci offrono l’opportunità di controllare se le nostre idee sono originali o se qualcuno ha concluso il suo processo creativo, arrivando (prima) alle nostre stesse conclusioni.
Purtroppo, quasi ogni idea è già stata elaborata in qualche modo, e sappiamo che una delle esperienze più frustranti per un creativo è trovare qualcuno che ha già elaborato una sua versione della nostra ‘idea innovativa’’ (…ancor peggio se funziona!)
Se invece si realizza che si è giunti a qualcosa di veramente inedito, un concetto unico, o un aspetto mai affrontato prima, bene: assapora quel momento.
Social Media e Verifica creativa
La fase finale del processo creativo, è la verifica. Il momento in cui si utilizza il pensiero critico per elaborare il messaggio, o il prodotto, per il nostro pubblico.
In questo, i social media hanno un ruolo enorme da svolgere, forse oggi più di ogni altro mezzo.
In questa fase li utilizzeremo come fonti di informazione sulle nostre personas, per capire i tipi di contenuti che condividono, e trovare i tratti fondamentali che li uniscono. Ascoltare il tuo pubblico sui social media, significa imparare molto su di lui. Creare il contenuto adatto alle sue esigenze, aumenterà di sicuro le probabilità di condivisione.
Ricorda che alcune delle più grandi idee creative di tutti i tempi, avrebbero potuto andare perse se non condivise nella forma e nel modo corretti.
Non sprecare il tuo duro lavoro.
A questo punto non ti resta che creare.
Ma prima di metterti al lavoro, mi piacerebbe conoscere la tua routine creativa.
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