SEO Copywriting keyword

Qualche giorno fa abbiamo parlato di come creare contenuti in ottica SEO, introducendo di fatto l’argomento del SEO copywriting.

Abbiamo detto che scrivere seguendo le regole del SEO copywriting significa creare il contenuto migliore rispetto alle query effettuate dagli utenti in modo tale che piaccia anche ai motori di ricerca.

Abbiamo anche detto che, pur dovendo conoscere le regole di base, è fondamentale scrivere per le persone piuttosto che per i motori di ricerca.

A questo concetto siamo arrivati dopo anni di forzature, di keyword stuffing, di conteggi delle parole contenute in un articolo (troppe? troppo poche? aggiungiamo un po’ di testo riempitivo…), controllando maniacalmente la keyword density (che non superi il 5% del testo, sapevatelo).

Oggi la tendenza è scrivere in modo naturale, associando i principi di SEO copywriting alla buona scrittura.

Ovviamente, ci sono testi che hanno necessità di essere strutturati con attenzione, quindi il fatto di conoscere i principi del SEO copywriting ci aiuterà a creare contenuti di ottima qualità, apprezzati dagli utenti e dai motori di ricerca.

Per ritornare alle nostre keyword, sarà importante tener presente alcuni concetti.

#1 Il messaggio

Chiarisci in modo inequivocabile con il tuo cliente il messaggio che vuole veicolare; questo ti permetterà di definire la struttura del testo e creare una lista di keyword da utilizzare in modo naturale all’interno delle pagine che andrai a creare.

#2 Ricerca le keyword

A questo punto dovrai ricercare le parole chiave più attinenti, la cosa che viene più naturale è fare delle ricerche su internet e analizzare la SERP per identificare i risultati ottenuti digitando parole piuttosto generiche. Se in questa prima analisi si raccolgono parole che identificano delle macro aree attinenti al lavoro che dovrai effettuare, passerai ad analizzarle con il keyword Planner tool di Google che permetterà di trovare nuove idee per keyword attinenti, partendo appunto da quella generica inserita inizialmente.

Ovviamente non è l’unico strumento che si può utilizzare per ricercare le keywords, vi suggerisco l’ottimo articolo di Giorgio Taverniti dedicato proprio a questo argomento.

#3 Crea la tua lista

Ora dovrai creare una lista relativa le parole chiave che hai trovato, selezionando quelle che descrivono meglio il contenuto che dovrà essere impostato.

Non inseriremo parole troppo generiche; ci sono servite come base di partenza, per identificare le macro aree e attivare i suggerimenti di nuove keyword, ma in questa fase dovremmo rendere ai visitatori esattamente le parole che daranno una risposta attinente alla loro ricerca.

A questo punto siamo pronti per creare i contenuti e posiziona le pagine arricchendo il testo con le parole chiave attinenti ai nostri obiettivi.

Probabilmente, qualcuno si chiederà se l’operazione di ricerca delle keywords, mitizzata per anni, si limiti a queste semplici operazioni.

In effetti, dall’autunno 2013, periodo in cui Google ha rilasciato l’algoritmo Google Hummingbird, che ha come obiettivo quello di interpretare il linguaggio colloquiale e naturale, cercando di comprendere il significato semantico di una query piuttosto che solo una serie di parole chiave, la tendenza è quella di pensare alle domande che un utente potrebbe fare per trovare i servizi/prodotti dei tuoi clienti e costruire intorno a queste i contenuti più pertinenti.

Un ulteriore passo, quindi, verso le logiche dell’Inbound marketing, che basa la sua strategia, per l’appunto, nella creazione di contenuti utili al fine di rispondere alle domande degli utenti.

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