Natale, tempo di letterine.

Sono sicura che l’hai già inviata (sarebbe grave, se così non fosse), eppure oggi cercheremo di capire come una letterina a Babbo Natale può aiutarci nella realizzazione della perfetta campagna di email marketing.

Se ci pensiamo bene troveremo, tra letterina e email, divertenti similitudini, oltre che la lista delle più elementari best practice da seguire.

1. È sempre personale

Tutte le lettere a Babbo Natale sono personali. I bambini devono presentarsi rapidamente, così il simpatico signore può identificare subito di chi è la lettera che sta leggendo.

La personalizzazione è sicuramente un must-have anche nell’email marketing. È dimostrato che la personalizzazione delle email è fondamentale. I primi elementi da personalizzare saranno il nome del destinatario e la firma.

Per sapere come personalizzare l’email da inviare leggi il mio articolo

Email Marketing: best practices per far schizzare il ROI alle stelle

2. Dimostra interesse

La più efficace letterina di Natale inizia chiedendo al Babbo come sta.

Qualcosa che suoni pressappoco così ‘Caro Babbo Natale, come stai? Io sto bene e spero anche tu’

Vi sembra scontato? Mica tanto, ve lo assicuro.

Questo semplice gesto dimostra che il bimbo si preoccupa di Babbo Natale prima di chiedere i regali. In questo modo, Santa saprà distinguere un bambino premuroso, da tutti quelli che gli scrivono solo per arrivare al dunque, descrivere i loro giocattoli e sperare di riceverli a Natale.

Non ti viene in mente qualcosa?

Nell’email marketing, dimostrare che si vuole prendersi cura dei destinatari, inviando contenuti utili e tagliati su misura per loro, può significare esattamente questo. Puoi farlo anche chiedendo direttamente a loro quali contenuti vorrebbero ricevere, con un sondaggio ad esempio, oppure monitorando le pagine maggiormente visitate e creando un ebook da far scaricare tramite una call to action inserita nell’email.

Vuoi approfondire il concetto di lead nurturing? Leggi il mio post

Lead Nurturing: cos’è e come si fa

3. Spiega perché sei stato buono

Se hai già scritto una lettera a Babbo Natale (e tu l’hai già scritta, vero?) conosci di sicuro l’importanza di sponsorizzarti un po’, raccontando quanto sei stato buono nel corso dell’anno. Devi essere il più preciso possibile, citare fatti ed esempi, magari presentare anche qualche amico che possa confermare quello che scrivi.

Allo stesso modo, nell’email marketing è importante (anzi, fondamentale!) saper descrivere nel modo giusto quello che abbiamo fatto per i clienti e possiamo fare per i nostri lead. Racconta i tuoi punti di forza e come puoi essere utili alle loro esigenze.

Vai oltre. Perchè non farlo raccontare direttamente da loro? Aggiungi nella tua email qualche testimonianza reale.

E poi a Natale siamo tutti più buoni. Anche il marketing.

Philip Kotler: il marketing 3.0 è collaborativo e ha cuore

4. Fai la tua richiesta

Lo scopo è uno solo ed ora è il momento di arrivare al dunque: chiedi a Babbo Natale il tuo regalo. Cosa vuoi trovare sotto l’albero?

Nell’email marketing, questo equivale ad includere una call-to-action, chiedere ai lettori di scegliere e concludere un’azione specifica. Vogliono vedere un video, scaricare un e-book, o richiedere una demo del tuo prodotto? Scegli qualcosa dal tuo elenco di proposte marketing, per l’occasione puoi creare una sorta di wish list, assicurandoti che sia coerente con il resto dell’email.

Per sapere come ottimizzare le call-to-action leggi il mio post

Call to action: cos’è e come renderla efficiente

5. Inviala al momento giusto

Scrivere la letterina Babbo Natale può essere un duro lavoro.

Però i bimbi sanno che è indispensabile scriverla per ottenere il regalo più desiderato a Natale, e che è necessario inviarla ben prima della Vigilia, per ricevere il dono in tempo.

Anche nell’email marketing, i tempi hanno un ruolo essenziale. Se non vuoi rischiare di inviare e-mail in caselle di posta traboccanti di messaggi, fissa degli obiettivi mensili e studia il momento giusto per inviare l’email. Potresti testare un invio ‘anticonformista’ e scegliere di inviare la tua email nei weekend o in orario notturno, monitorando la reazione dei lead.

Se vuoi approfondire l’argomento email marketing, leggi anche il mio articolo

SEO e Email Marketing: come si possono integrare?


Ora, fai parlare il bambino che c’è in te e trova altre similitudini tra la fatidica letterina e l’email marketing.

Trovate? Ti va di condividerle commenti!

E….OH OH OH…Buon Natale!

 

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