Spesso le aziende si concentrano troppo sul come ottenere nuovi lead e clienti, senza però dare la giusta attenzione alla creazione del miglior percorso da far fare ai visitatori per ottenere questo specifico risultato.

“Vorrei aumentare il fatturato”

“Vorrei avere più clienti in negozio”

“Vorrei vendere di più con il mio e-commerce”

queste le frasi che ogni giorno mi sento ripetere dal cliente, o potenziale cliente, che incrocia la mia strada.

“Spendo un sacco di soldi in advertising! Google e Facebook non funzionano!”

Poi guardi gli annunci, anche curati nei minimi dettagli, e vedi che portano a landing page horror, senza spina dorsale, che non convertirebbero nemmeno se il prodotto da ricevere gratuitamente, dopo aver compilato la form, fossero un paio di Louboutin.

Le pagine di destinazione sono la chiave per la conversione e se il vostro annuncio, o la vostra DEM, manda la gente ad una pagina di destinazione confusa o moscia, hai voglia ad aspettare che qualcuno risponda alla tua call-to-action!

Per creare una pagina di destinazione ottimizzata e migliorare i tassi di conversione, scongiurando che si tratti solo di uno scivolone del mouse da parte del nostro visitatore, è necessario comprendere le sfida hai di fronte, riconoscere i punti deboli della tua pagina, ed attuare una strategia basata su dati per correggere eventuali lacune.

Errori comuni di una Landing Page imperfetta

 

L’utente medio di Internet ha una capacità di attenzione di circa otto secondi. Se la pagina richiede troppa concentrazione da parte dei visitatori del tuo sito, avrai difficoltà a convincerli a fare altro, se non chiudere la pagina ed approdare in altri lidi.

Inoltre considera che ad ogni secondo di caricamento della tua pagina, puoi dire addio al 7% delle conversioni.

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Questo livello di dis-attenzione non si limita, ovviamente, alla navigazione da desktop ma, a maggior ragione, interessa gli utenti che si collegano con i loro smartphone.

Pensiamo quindi a quelle aziende che non hanno ancora ottimizzato i loro siti per il mobile: siti lentissimi e perdita di circa la metà del traffico potenziale.

Un altro elemento da considerare e, nel caso, da correggere, è la coerenza tra i contenuti della landing page con l’aspettativa promessa dalla call-to-action; attenzione a dare uniformità al messaggio, contrariamente potresti perdere velocemente la fiducia dell’utente.

Riassumendo: landing page accattivanti, snelle e veloci da caricare, messaggi chiari e coerenti, eliminare gli elementi di distrazione che possano impedire la conversione dei visitatori.

Costruire la miglior landing page possibile

 

La creazione della pagina di destinazione ideale inizia con l’identificazione degli elementi fondamentali che faciliteranno la conversione.

Ogni landing page ottimizzata deve contenere un chiaro invito a compiere un’azione. Se gli utenti sono interessati al contenuto che offriamo, o al nostro prodotto, ma per capire cosa fare per ottenerlo devono cercare nella pagina gli step da superare, le conversioni saranno difficili da ottenere, o decisamente inferiori al loro potenziale.

Se l’azione richiesta agli utenti è la compilazione di un modulo, rendilo breve e semplice. Più complesso risulta il tuo modulo, meno probabilità hai di riceverlo compilato dagli utenti.

Se il tuo prodotto, o servizio, richiede l’invio di informazioni dettagliate, per tutta una serie di motivi, meglio utilizzare un modulo per ricevere informazioni più dettagliate, oppure predisporre una pre-compilazione in una pagina successiva.

La landing page nasce con lo scopo di ottenere una conversione, non per presentare la tua azienda, i tuoi prodotti o i tuoi servizi.

Inserisci le informazioni utili e necessarie per consentire agli utenti di fare una scelta. Scrivi correttamente, seguendo le regole del copywriting, inserisci video e immagini accattivanti per offrire agli utenti un percorso facile verso la conversione.

Le testimonianze possono essere una buona idea in quanto funzionano bene, ma evita che occupino troppo spazio all’interno della landing page. Utilizza piuttosto una breve citazione, e includi un link ad un video o ad un articolo del blog.

Infine, se per il tuo business ha un senso, aggiungi le tue certificazioni per confermare all’utente la legittimità del servizio che offri, suscitando allo stesso tempo un senso di fiducia al potenziale cliente.

Un tipo di certificazione, al di là di quelle strettamente connesse alla tua attività, potrebbero essere gli attestati di sicurezza relativi alla protezione dei dati e dei pagamenti.

La Landing Page come strumento di lavoro

 

I tool di ottimizzazione e di monitoraggio possono essere utilizzati con grande efficacia se riusciamo a cogliere le correzioni da apportare alla pagina di destinazione per ottenere il massimo valore da ogni visitatore.

Innanzi tutto Google Analytics per il monitoraggio di obiettivi e conversioni. CrazyEgg è una risorsa validissima per il monitoraggio dei click, mentre LookTracker conduce test di eye-tracking per capire su quali elementi della pagina gli utenti si concentrano maggiormente.

Ci sarebbero molti altri tool utilissimi a darci informazioni circa l’andamento, l’ottimizzazione e l’efficacia delle landing page, li vedremo un po’ alla volta, per non sembrare eccessiva, e per avere il tempo di testarli a dovere 🙂

Non è il primo post che dedico alle Landing Page, ma credo sia fondamentale ribadirti il concetto, e ripassarlo a mia volta: l’impostazione dei percorsi di conversione deve essere parte integrante della nostra cultura aziendale, oltre che della strategia di marketing.

Effettuare modifiche ad una pagina, in base a metriche e dati ottenuti grazie al monitoraggio, non significa che la base di partenza era sbagliata, ma semplicemente che le pagine devono evolversi nel tempo per soddisfare le esigenze delle persone che le stanno visitando.

Ed ora la parola a te: come definisci i percorsi di conversioni e la costruzione delle landing page? Raccontami le tua esperienza, o le tue osservazioni/indicazioni, nei commenti.

 

Crediti immagine: Unsplash – Vincentiu Solomon

Se ti piacciono i miei articoli e vuoi capire come posso aiutarti a creare la tua strategia di inbound marketing, contattami.

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